L’attuale quadro normativo italiano che regola la valutazione dei rischi psicofisici sul lavoro è il Decreto Legislativo 81/2008 che ha specificamente individuato lo Stress Lavoro-Correlato (SLC) come uno dei rischi oggetto di valutazione e di conseguente adeguata gestione, secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004, puntualmente richiamato dal decreto stesso.
In attuazione dell’Art.1 della legge 123/2007, richiede al datore di lavoro di effettuare il DVR ovvero il Documento di valutazione dei rischi.
Il datore di lavoro ha, quindi, l’obbligo di includere nel Documento di Valutazione dei rischi (DVR), anche la valutazione dei rischi psicofisici.
Di seguito sono riportati alcuni articoli del Testo Unico (d.lgs. 81/2008)
- Art. 9 – “..promuovere e divulgare la cultura della salute e della sicurezza del lavoro nei percorsi formativi scolastici, universitari …”; (art. 9 comma 2 lett. f) … diffondere la cultura su specifiche tematiche di salute e sicurezza a tutti i cittadini ed ai “futuri lavoratori”.
- Art. 15 – “..valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza.”
- Art. 17 –“..valutazione di “tutti i rischi”
- Art. 28 -“tutti i rischi … ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, … , nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi”
Cos'è lo Stress?
La prima definizione scientifica è di Hans Selye (1974) che lo definisce come “.. uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali e deriva dal fatto che le persone non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative nei loro confronti”.
Questa modalità di risposta psicologica e fisiologica di adattamento a stimoli esterni (stressor; Argenter0, 2011), secondo l’autore, non può essere evitata: “..è possibile solo andargli incontro in modo efficace traendone vantaggio, imparando di più i suoi meccanismi e adattando ad esso la nostra filosofia dell’esistenza..” (Selye, 1974)
Cos'è lo stress lavoro-correlato?
Lo SLC rientra tra i rischi psicofisici che vengono definiti da Cox e Rial-Gonzalez (2000, p. 14) come l’insieme di quelle variabili organizzative, gestionali, ambientali e relazionali che possono causare un danno psicologico, sociale o fisico alle persone. Il rischio psicofisico riguarda, quindi “..l’interazione tra le caratteristiche del lavoro e del contesto/ambiente organizzativo e le caratteristiche soggettive dei lavoratori (competenze, abilità, bisogni)..” (ILO, 1986).
L’Health and Safety Executive (2004) definisce lo Stress Lavoro-Correlato come
“.. la reazione avversa che le persone hanno a pressioni eccessive o ad altri tipi di richieste che vengono loro proposte … quando le richieste poste non sono adeguate alla capacità di farvi fronte.”
Quali sono le possibili cause?
- Richieste a cui i lavoratori debbono rispondere (carico di lavoro, pratiche o ambiente di lavoro)
- Controllo (la misurazione del modo di svolgere la prestazione richiesta)
- Supporto (l’incoraggiamento e supporto a svolgere il lavoro)
- Relazioni (la promozione della positività per prevenire la conflittualità)
- Ruolo (essere compresi o meno per il ruolo assunto)
- Cambiamento (come viene gestito il cambiamento dell’organizzazione)
Quali sono i possibili effetti?
Lo SLC ha degli effetti che influenzano direttamente il lavoratore e, di conseguenza, anche l’organizzazione stessa. Alcuni effetti sono:
- reazioni emotive (ansia e irritabilità)
- reazioni cognitive (deconcentrazione)
- reazioni comportamentali (abuso di alcol)
- reazioni fisiologiche (disturbi vascolari, muscolari)
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