SHOCK O STRESS?

17 Aprile 2024 No Comments

shock o stress: gestione di un licenziamento

IMPLICAZIONI E COMPLESSITÀ DEL LICENZIAMENTO “VELOCE O LENTO”.

Qual è il modo migliore di gestire l’uscita di un dipendente?

Normalmente il licenziamento viene gestito con due modalità: una separazione improvvisa e immediata – che generalmente provoca uno SHOCK al dipendente – oppure una separazione condivisa, raggiunta attraverso un sistema di negoziazione spesso lungo e faticoso che può causare STRESS  al dipendente.

Entrambe le opzioni hanno pro e contro.

SEPARAZIONE IMMEDIATA E NON CONDIVISA = SHOCK

PRO:
● I tempi di realizzazione sono brevissimi;
● Viene avviata subito una reale negoziazione di uscita che consente alla persona di essere all’istante orientata al futuro;
● Il dipendente può essere sostituito immediatamente.

CONTRO:
● Rischio di causa legale;
● Ripercussioni sul clima interno all’azienda, malcontento tra i dipendenti che rimangono;
● La separazione psicologica ha conseguenze negative sulla persona che può reagire con rigidità, rancore, rabbia e depressione;
● L’esito della negoziazione non è sempre prevedibile.

SEPARAZIONE CONDIVISA E LENTA= STRESS

PRO:
● Si riesce a definire un accordo definitivo;
● Si tutela l’azienda da cause legali;
● Si salvaguardia il clima interno;
● Il dipendente è più tutelato psicologicamente anche perché ha un ruolo attivo nella negoziazione.

CONTRO:
● Tempi di realizzazione lunghi, in generale da due a dodici settimane;
● Nella negoziazione lunga possono intervenire altri attori come coniugi o legali a influenzarla;
● I tempi di uscita del dipendente possono condizionare gli aspetti organizzativi e di comunicazione interna dell’azienda.

In conclusione, la scelta tra un licenziamento più rapido e una separazione condivisa dipende da vari fattori, inclusi i dettagli specifici della situazione e gli obiettivi dell’azienda.
In qualsiasi caso, risulta importante non tanto l’opzione che viene scelta, ma l’approccio e il modo in cui viene contestualizzato e gestito il licenziamento. Questi fattori contribuiscono a dare priorità al benessere dei dipendenti – sia quelli licenziati sia quelli che rimangono in azienda – adottando tecniche diverse in base ai valori che si vogliono trasmettere.
In entrambe le modalità si potrebbero ridurre rischi, costi ed effetti collaterali.

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