Con il mutato panorama nazionale le imprese sentono un importante spinta al cambiamento e le aziende italiane, secondo l’indagine Bicocca, puntano sugli asset organizzazione, formazione ed engagement per ripartire ed evolvere.
Questi sono aspetti importanti anche per il mercato del lavoro poiché è evidente che anche chi cerca una nuova occupazione debba adeguarsi alle nuove esigenze di contesto. Sempre più importante è l’analisi e il potenziamento delle soft skills della persona, nonché l’attenta comprensione dell’obiettivo professionale per “centrare” bene il traguardo ed evitare di fare un buco nell’acqua.
La preoccupazione dei manager e delle imprese
Il periodo di incertezza attuale preoccupa imprenditori e manager in maniera non poco banale. La principale fonte di insicurezza riguarda la crisi e ciò che può derivarne, non comprendendone ancora gli esiti e le conseguenze chi gestisce le imprese si sta trovando ad affrontare un cambiamento che però viene ricercato in maniera graduale, non drastica.
Si evidenzia una necessità crescente di formazione, guida e supporto nella gestione di questo cambiamento per chi dirige le aziende. La domanda che chi seleziona le persone inizia a porsi in maniera preponderante è: “Il candidato ha le competenze trasversali necessarie a gestire i cambiamenti e le fasi di incertezza?”
Cosa cambia per chi cerca lavoro
Saper gestire i cambiamenti riconoscendo le resistenze e le interferenze interne, sapendole gestire ed affrontare, è sempre più determinante per le aziende. Per questo nella ricerca del candidato ideale si valutano non solo le competenze tecniche e necessarie per la professione o il ruolo in questione, ma anche e soprattutto quelle Soft Skills che permettono alla persona di andare incontro ai cambiamenti in maniera consapevole.
Le nuove competenze Soft da sviluppare e su cui focalizzare l’attenzione per la crescita personale e professionale sono l’agilità mentale, la flessibilità, la curiosità. Sviluppare il pensiero laterale, quello che permette all’individuo di trovare nuovi punti di vista e nuove soluzioni, risulta determinante per la gestione degli imprevisti.
Ma non solo, allo stesso tempo è importante integrare o migliorare le proprie competenze digitali perché la crescente digitalizzazione può tagliare fuori dal mercato del lavoro gli individui che non padroneggiano gli strumenti necessari al progresso tecnologico.
Conclusioni
La pandemia ha dato luogo ad un cambiamento di contesto destabilizzante e di rottura che le aziende stanno cercando di rincorrere con gli strumenti a loro disposizione.
Per chi dirige l’impresa è quindi importante che chi è già a bordo abbia le competenze necessarie per gestire o guidare il cambiamento, ma allo stesso tempo, nel processo di selezione, bisogna rinnovare i criteri di ricerca perché se l’imprevedibilità fa da padrona, sapere gestire l’incertezza diventa una Skill prioritaria.
Per chi cerca un nuovo lavoro, invece, è fondamentale integrare e sviluppare le competenze digitali, ma soprattutto di gestione emotiva dei cambiamenti, di flessibilità e apertura mentale.
Decidere di fare un bilancio delle competenze e prepararsi al meglio per la ricerca del lavoro è fondamentale al fine di comprendere come creare valore alle aziende che cercano nuovi profili. A tal proposito rivolgersi a consulenti di carriera professionisti sarebbe l’ideale soprattutto in questo momento storico per aumentare la propria competitività.